Belle le ricette tradizionali di montagna, vero?
Belle le erbe selvatiche, i racconti di montagna, vero?
Sì, ma in che senso?
La montagna
in tutti i sensi.
Annusa, assaggia, tocca, esplora.
Che cosa succede al Cfpa di Casargo in un anno difficile, fatto di zone rosse e classi alternativamente in DAD e in presenza? Succede che si pensa alla montagna: se nell’elenco dei sintomi correlati al Covid-19 sono molto frequenti i casi di perdita di gusto e olfatto, il progetto “La montagna in tutti i sensi” nasce proprio dall’idea della riappropriazione dei sensi per raccontare e tutelare le montagne che ci circondano.
Abbiamo iniziato a dicembre 2020 a lavorare con gli studenti e le studentesse, in forte sinergia con i docenti del Cfpa e grazie al cofinanziamento di Fondazione Cariplo (progetto “Museo di Comunità“), attivando tre percorsi laboratoriali su tre filoni tematici differenti: uno sulle ricette tradizionali, uno sulle erbe locali e uno sulle narrazioni e le storie.
L’obiettivo? Indagare e fare emergere il legame tra le persone e il paesaggio: un territorio, quello dell’Alta Valsassina, biodiverso e meraviglioso che oggi più che mai necessita di attenzioni e scelte consapevoli e sostenibili. In questi mesi abbiamo cercato di svelare almeno in parte l’anima della Valsassina raccontando di volta in volta le storie e i vissuti di chi la abita. Diciamo in parte perché l’anima di una persona e specialmente quella di una territorio rimane sempre un po’ nascosta nelle profondità e nelle altezze delle sue montagne, nei segreti custoditi dalle stelle alpine.
I momenti formativi si sono trasformati in preziose occasioni di incontro con ospiti di rilievo (chef internazionali come Claudio Rossi, la presidentessa dell’associazione Museo di Premana Caterina Gianola, lo scrittore e autore Stefano Motta, presso redazioni giornalistiche e televisive locali); studenti e studentesse hanno raccolto informazioni sulle ricette tradizionali dell’alta valle ricostruendo storie e leggende appartenenti alle antiche lavorazioni; hanno imparato a riconoscere le erbe selvatiche che crescono nei boschi attorno alla scuola, hanno studiato le diverse forme di narrazione e storytelling connesse con i territori e le comunità.
E adesso?
La prossima tappa del progetto sarà la creazione della mostra multisensoriale all’interno del Cfpa per il prossimo autunno: la mostra, composta di installazioni audiovisive, ricettari e una forte componente di ibridazione digitale, sarà aperta al pubblico assieme ad un ricco e variegato calendario di appuntamenti, showcooking, passeggiate nel bosco, concerti di musica popolare.
Per un racconto della montagna collettivo, trasversale, che coinvolge tutti i sensi. Anche quelli dell’anima e del cuore.