Gli auguri di Liberi Sogni per ritrovare un’ “indomabile fiducia”

Abbiamo pensato di farvi gli Auguri di Buon Natale e Buon Anno Nuovo, con una poesia di Chandra Livia Candiani con la speranza che Cascina Rapello possa essere un luogo in cui coltivare una nuova consapevolezza, quel sentirsi adatti citato nella poesia e unโ€™indomabile fiducia per affrontare nuove sfide ed esplorare nuove possibilitร .


Ho una sensazione strana e per me davvero insolita: mi sento adatta a questa epoca.
Proprio questa, con la pandemia, il crollo economico, la politica miserabile, la confusione, lโ€™assenza di sogni sul futuro, proprio a questa mi sento adatta.
Questa, dove la natura si allontana da noi, gli animali si estinguono, gli alberi vengono abbattuti, il pianeta si riscalda e il clima si scombina.
Le persone disimparano a parlarsi e ascoltarsi. Tutti sono offesi di qualcosa.
Tutti si sentono vittime e le vittime vere annaspano e muoiono silenziose. Mi sento Adatta.
Perchรฉ lo so da sempre che finiva cosรฌ con gli alberi e gli animali, lo sentivo da bambina, il loro abitare in costante pericolo, essere solo merce, vivi solo per appartenere a unโ€™altra specie.
Ora tutto crolla. Ma cosa crolla?
Quello che stava in piedi solo sulle spalle e sulle schiene di altri, umani, animali o vegetali che fossero.
Sono adatta: so come stare al mondo, questo mondo a pezzi.
Lo so senza saperlo.
So come far sentire a casa qualcuno.
Come ascoltare senza consolare.
Come celebrare i bambini e la loro preveggenza.
Come allargare le braccia e accogliere.
Come vivere in punta di piedi.
Come vacillare.
Conosco il tempo arso dellโ€™emergenza e la fierezza senza centro con cui la natura raccoglie i lembi della distruzione e continua i cicli del nascere-morire-rinascere.
Ho preso una decisione: diventerรฒ una persona serena.
Hanno riso tutti: non si puรฒ diventare sereni.
Puรฒ darsi, ma lo farรฒ lo stesso.
Non concederรฒ piรน tempo alle voci che profetizzano solo il crollo senza sentire la necessitร  di cadere per potersi rialzare.
Non ascolterรฒ le voci che dicono โ€œandrร  tutto beneโ€, anzi, ascolterรฒ senza credere.
Starรฒ con il male come male, senza infiorarlo nรฉ velarlo, lascerรฒ che passi in me come una tempesta e gli domanderรฒ cosa sente, perchรฉ percuote furiosamente tutto, perchรฉ non si lascia ascoltare.
E ho unโ€™ indomabile fiducia.
In cosa?
Non lo so, รจ senza nome

tratto da “Questo immenso non sapere” (2021)


L’autrice

Chandra Livia Candiani nasce a Milano nel 1952 e al tempo si chiamava solo โ€œLiviaโ€. A trentโ€™anni decide di partire per un viaggio in India che le cambierร  la vita. Il suo secondo (ora primo) nome, che in sanscrito significa Luna, lo sceglierร  lei stessa dopo un viaggio in India compiuto verso i suoi trentโ€™anni. Laggiรน scoprirร  il buddismo e la meditazione, una pratica che si riflette molto nelle sue opere. Da allora รจ impegnata nella traduzione di testi buddisti e nella diffusione della poesia con dei seminari per bambini nelle periferie milanesi. Ha ricevuto diversi premi letterari, tra cui il Premio Baghetta per Bevendo il tรจ con i morti (2008) e il Premio Camaiore per La bambina pugile ovvero La precisione dellโ€™amore (2014). Il suo ultimo libro, I visitatori celesti, รจ stato pubblicato nel settembre 2024 da Einaudi.