Il racconto dell’inaugurazione di Cascina Rapello

Quelle di sabato 5 e domenica 6 aprile 2025 resteranno due giornate storiche per la Cooperativa Sociale Liberi Sogni che dopo un anno dโ€™immenso lavoro, pazienza, dedizione e speranza ha inaugurato la sua nuova casa. Cascina Rapello, nella frazione collinare di Aizurro (Airuno, LC) รจ ufficialmente aperta e molti progetti e avventure la attendono!

Ma prima di rivolgere lo sguardo al futuro รจ giusto ripercorrere anche un pezzo del passato, sia quello piรน vicino sia quello piรน lontanoโ€ฆ

SABATO 5 APRILE 2025
UNA CASCINA AD AIZURRO E PER AIZURRO

Immersa in una radura verde circondata da un grande bosco di castagni, Cascina Rapello ha una storia molto lunga che comincia ben prima dellโ€™arrivo di Liberi Sogni. Una storia risalente al XVIII secolo, piรน precisamente al 1790. 

Questa infatti รจ la data della prima attestazione documentaria che parla di Cascina Rapello, ricavata dallโ€™archivio parrocchiale del prete di allora, Giovanni Battista Biella, pubblicato a estratti nel notiziario parrocchiale di Airuno nel 2022. ยซIn distanza poi di due miglia e piรน su una strada erta, scoscesa e impraticabile soprattutto in tempo dโ€™inverno per la neve e i ghiacci, vi รจ un nucleo molto numeroso di case e di popolo chiamato Ajzurro โ€“ scriveva il parroco 73enne che ogni giorno doveva visitare le numerose parrocchie a piedi โ€“ Il numero di famiglie si รจ 25. Li abitanti sono n. 140. [โ€ฆ] Cโ€™รจ una Cassina distante da Ajzurro un buon miglio a mezzogiorno detta il Rapello composta di 8 personeยป.

Non deve quindi trarre in inganno quel โ€œ1906โ€ visibile accanto allโ€™affresco di San Giobbe, patrono dei bachi da seta, posto accanto della porta dโ€™ingresso: la cascina ha almeno 200 anni.

La prima giornata dโ€™inaugurazione della cascina รจ stata dedicata proprio a questo: alla riscoperta del passato della Cascina e di tutta la frazione di Aizurro che, fino al 1927, รจ stata un comune autonomo. 

Il suo periodo dโ€™oro risale alla seconda metร  del โ€˜900 quando, come molti altre localitร  collinari della Brianza, divenne una vera e propria localitร  turistica per gli abitanti delle cittร , in particolare dei milanesi. Nel pomeriggio di sabato 5 aprile i soci e gli amici di Liberi Sogni hanno ascoltato a lungo i racconti dโ€™altri tempi degli airunesi, in un bellissimo momento comunitario al quale hanno preso parte anche le istituzioni locali.

Uno dei racconti piรน belli รจ legato alla costruzione della strada che, fino agli anni โ€˜60, รจ rimasta erta, scoscesa e impraticabile come nel memoriale settecentesco.

ยซLa strada per raggiungere Aizurro รจ stata costruita tra il 1959 e il 1963 โ€“ racconta Rita della Proloco di Airuno โ€“ Lo sappiamo perchรฉ con lo sbancamento che รจ stato fatto sulla strada รจ stata poi realizzata Piazza Roma, la prima piazza del paese. Prima di allora lโ€™unico collegamento era il sentiero della mulattiera che parte vicino alla stazione. Ci si spostava principalmente con gli animali da traino, come il mulo o il bue, che tiravanoย ilย traรฌn,ย ossia la slitta, o il carretto. Cโ€™erano poi tre slitte con le poltrone che venivano usate per trasportare ad Airuno i malati, le donne incinte o le autoritร  in segno di rispettoยป.

Una delle ambizioni di Cascina Rapello รจ un poโ€™ anche quella di rilanciare lโ€™attrattivitร  del territorio, con una ricca proposta di eventi adatta a tutti: dai corsi sullโ€™orto e la cucina con le erbe spontanee fino alle feste a tema per le famiglie.

DOMENICA 6 APRILE 2025:
UNA CASCINA PER TUTTI

Ma come ha fatto Cascina Rapello a passare da essere un casolare abbandonato a diventare una struttura cosรฌ accogliente e spaziosa?

Lo hanno raccontato i soci della Cooperativa e gli architetti Jacopo Vezzani e Raffaele Gagliardi artefici, insieme a Liberi Sogni e tanti altri professionisti, di questo grande progetto edilizio e sociale. Le varie tappe del cantiere sono state ripercorse attraverso numerose visite guidate che hanno accompagnato le persone in ogni stanza della Cascina per scoprirne la funzione e la trasformazione.

ยซLโ€™aspetto culturale di questo cantiere รจ quello a cui sono piรน legato โ€“ ha detto lโ€™arch. Vezzani โ€“  Fare architettura oggi non puรฒ piรน essere ridotto ad un mero esercizio tecnico, ma cโ€™รจ una societร  in profondo cambiamento e il portato fondamentale dellโ€™architetto รจ dare un nuovo senso al proprio fare. Piรน che di un intervento edilizio, si รจ trattato di un vero e proprio intervento urbanistico di rigenerazione territoriale, analizzando il tessuto sociale e riportando vecchi valori e nuove funzioni: dalla dimensione agricola a quella turistica cosรฌ รจ stata immaginata la nuova vita della Cascinaยป.

Durante la mattinata hanno preso la parola diversi enti e associazioni che sono stati coinvolti nel progetto in una presentazione che si รจ svolta allโ€™interno dellโ€™area polifunzionale al primo piano. A seguire cโ€™รจ stato poi un grande pranzo a buffet allโ€™aria aperta e, come segno di buon auspicio e di pace, รจ stato piantato un albero di cachi vicino alla cascina. La piantumazione, alla quale hanno partecipato anche i bambini, รจ servita a sostituire simbolicamente un altro albero di cachi, molto vecchio, che la cooperativa ha dovuto rimuovere con grande dispiacere durante il cantiere.

ยซOgni centimetro di questo luogo contiene il sudore, la creativitร  nel far fronte a problemi tecnici, economici e normativi a cui abbiamo ottemperato โ€“ ha raccontato Matteo Rossi, presidente della coop soc Liberi Sogni in un lungo e commovente discorso โ€“ Ogni legno รจ il frutto del recupero di legna morta in boschi abbandonati da decenni dalle ultime generazioni, esboscata grazie a catene umane di centinaia di persone che si sono passati di mano in mano, come facevano i nostri bisnonni, legni, ceppi e tronchi di castagno e insieme anche sguardi ed energie: adolescenti, migranti, scout, comunitร  minori, intere famiglie, associazioni. Ogni centimetro contiene la professionalitร  e la fatica delle maestranze che vi hanno lavorato e lo sforzo di tutti nel recuperare, caricare e scaricare materiali; lo sforzo di chi ha scritto progetti, partecipato a bandi, organizzato eventi e campagne per raccogliere i fondi necessari a questa impresa.

La fiducia e la responsabilitร  di chi ha firmato e si รจ accollato mutui, finanziamenti e fidejussoni. Le centinaia di persone, fondazioni, club services, che hanno donato; le aziende che hanno regalato materiali; artisti, musicisti, attori, burattinai che hanno offerto una performance.

Se si eccettuano i bonus fiscali con risorse importanti che recupereremo in 10 anni attraverso la cessione del credito a Eโ€™ Nostra e il laboratorio di trasformazione cofinanziato dal GAL, non un soldo pubblico รจ stato ricevuto fino ad oggi per questa grande impresa. ะ€ stata la solidarietร  e la fiducia di persone ed enti privati che hanno reso possibile questo traguardo. 

Oggi Cascina Rapello รจ uno spazio per tutti e tutte: corsi della Libera Universitร  del Bosco (LUB), campi estivi in tenda con ragazzi del territorio e di di tutta Europa, spazio di riattivazione, incontro e riscoperta di sรฉ per persone con fragilitร , luogo per feste ed eventi nel rispetto della natura, luogo per la sovranitร  alimentare a metri zero da cui nascono conserve, tisane, miele, farina di castagneโ€ฆ Tutto questo allโ€™interno di una programmazione ma al di fuori del tutto previsto, come la natura ci insegnaยป.

ยซLa storia di questi posti รจ anche la storia delle persone che vivono in questi luoghi โ€“ ha raccontato Gianfranco Lavelli, sindaco di Airuno โ€“ Questa era una cascina abbandonata che rischiava di fare la fine di altre cascine della zona che sono crollate o inutilizzabili, mentre vedere Cascina Rapello comโ€™รจ ora, cosรฌ ben recuperata e messa a servizio della comunitร  di Airuno, diventa un punto di forza e un vanto per noi tuttiยป.

ยซCascina Rapello รจ un luogo che potrร  favorire lโ€™aumento della consapevolezza di cosa puรฒ essere e cosa puรฒ fare un parco naturalistico โ€“ ha aggiuntoย Giovanni Zardoni, presidente del Parco Regionale del Curone, di cui recentemente fa parte anche Airuno โ€“ Faremo con Liberi Sogni un percorso che comporta anche lโ€™inserimento definitivo allโ€™interno del Pgt e insieme ci impegneremo per lasciare un parco piรน bello di come lโ€™abbiamo trovatoยป.

ยซQuella di Liberi Sogni รจ una storia bellissima โ€“ ha poi dettoย Elena Jachia, responsabile del settore ambiente della Fondazione Cariplo, uno tra i piรน importanti enti sostenitori dellโ€™operaย  โ€“ Abbiamo cercato di aiutarli a conservare e realizzare i loro sogni, aiutandoli a partire dai progetti piรน piccoli, per poi crescere sempre di piรน. Quello che ammiro di questa realtร  รจ che non ha mai perso la propria visione. Abbiamo lavorato insieme sul capacity building nel bandoย Progettiamo il futuro, che ha consentito allโ€™organizzazione di rafforzarsi nellโ€™area fundraising e abbiamo dato una mano nella parte agricola con il bandoย Dare valore, legato al recupero dei terreni e allโ€™agro ecologia. Speriamo ora che questo fantastico sogno, che รจ diventato realtร , possa continuare a procedere con le proprie gambeยป.

ยซDato che tra le molte cose di cui ci occupiamo cโ€™รจ anche lโ€™ambiente abbiamo pensato di dare un piccolo contributo a questa realtร  del nostro territorio โ€“ ha proseguito Marina Balossi, segretario del Lions Club Castello Brianza Laghi โ€“ Siamo partiti con le donazioni degli alberi per il frutteto e speriamo di poter proseguire con il nostro aiuto e di poter vivere queste stanze in unโ€™ottica di collaborazione e creazione di reteยป.

ยซVi faccio un appello: godetevi questo spazio! โ€“ ha concluso Emilio della cooperativa finanziaria Mag 6 di Reggio Emilia โ€“ Penso che sia uno spazio aggregativo importante, dove riscoprire un nuovo modo di stare insieme. รˆ importante sognare e vedere che i sogni si possono realizzare. Liberi Sogni ha preso una scelta coraggiosa in un periodo delicato come quello della pandemia e trovare il modo di sostenerla con un meccanismo comunitario penso che sia un bel gioco di squadraยป.

Nel pomeriggio la festa รจ continuata aprendo le porte a piรน di 200 persone di tutte le etร , rappresentanti di cooperative e associazioni del territorio che sono accorsi per celebrare questo momento. I piรน piccoli hanno partecipato ad un laboratorio di piantumazione di fiori che ha colorato la Cascina, un gruppo di amici musicisti ha riempito lโ€™aria di musica della tradizione popolare e per concludere un buffet offerto con alcuni dei prodotti realizzati con frutta e verdura coltivata a Cascina Rapello.