INCONTRARE IL NON UMANO PER RISCOPRIRSI NATURA
E’ ora di tornare alla natura e alla terra.
Di metterci in ascolto e in dialogo con le mille forme di vita che che ci circondano.
Partecipare a un corso esperienziale della Libera Università del Bosco, felicemente low tech, significa relazionarsi con umiltà e sete di conoscenza, sperimentando con le proprie mani tecniche e saperi artigianali che contengono tanta storia e una profonda saggezza.
CALENDARIO LUGLIO 2022
Laboratorio sull’Iperico – Sabato 2 luglio 2022
Serata animali notturni – Venerdì 8 luglio 2022
INFO E PRENOTAZIONI:
lub@liberisogni.org | 3881996072
Le proposte della LUB oggi: alcune riflessioni
Lo vediamo, lo sentiamo, lo percepiamo tutti i giorni. Perchè dirci bugie? Tanti sono i segnali e i fenomeni, a livello locale e globale, quotidiano e a lungo termine, individuale e collettivo, superficiale e profondo…
Cosa deve succedere ancora per spingere la nostra specie e ciascuno di noi a ripensare il proprio rapporto con la natura? Non abbiamo combinato abbastanza disastri, scempi, saccheggi? Quanta sofferenza per umani e non umani…
Tutto ci dice che dobbiamo cambiare e lo possiamo fare solo decolonizzando la nostra mente 1, immaginando altri scenari, felici e possibili e mettendoci in cammino per costruirli, giorno per giorno…
E’ ora di tornare alla natura e alla terra. Di metterci in ascolto e in dialogo con le mille forme di vita che ci circondano2 . Con profondo rispetto e amore.
Nella consapevolezza che tutto è connesso e si tratta di tornare a scoprire e tessere le trame che legano tutti e tutte noi, in questo grande organismo vivente che è il nostro pianeta3 . Tornare a dialogare chiedendosi cosa pensa e sente il sole che ci illumina e scalda, l’acqua di quella sorgente che un tempo era un torrente, l’asina che si avvicina a noi e guardandoci ci mette a nudo, quel castagno secolare, chissà quante ne ha viste e quale sapienza fluisce tra le sue radici e la sua chioma, quell’ albero che ogni anno fiorisce e ci regala quella mela dal sapore unico che fa felice la piccola Maya, quella volpe che ci incontra stupita e ci chiede “e tu, cosa ci fai qui”?
Il percorso che stiamo provando a fare è quello di superare l’approccio e il raggio d’azione dell’educazione ambientale che si concentra su quanto sta fuori da noi, come una descrizione fredda e razionale delle singole specie che vivono intorno a noi.. Vogliamo provare a favorire il dialogo fra il paesaggio fuori e il paesaggio dentro di noi4 nella consapevolezza che facciamo parte di un ecosistema fatto di infinite relazioni . E che la vita che ci accumuna è sacra5. Si tratta di allenarci a coltivare quella che in diverse culture e correnti di pensiero viene chiamata intelligenza ecologica, ecologia della mente6, biofilia7, ecotuning8, ecosofia9 e ha a che fare con i nostri istinti più profondi, con un senso di propriocezione, sopravvivenza, attaccamento e procrastinazione della vita, che coinvolge insieme corpo, testa e cuore.
Partecipare a un corso esperienziale della Libera Università del Bosco, felicemente low tech, significa relazionarsi con umiltà e sete di conoscenza, sperimentando con le proprie mani tecniche e saperi artigianali che contengono tanta storia e una profonda saggezza.
Tutti i corsi hanno qualcosa in comune che ha a che fare con il dialogo col non umano, con l’approccio esperienziale che accoglie pratica e teoria, con la dimensione multidisciplinare che intreccia discipline e linguaggi, con l’esplorazione, il riconoscimento e l’accettazione del limite che ha a che fare con il nostro vivere, agire e consumare su questa terra.
Umiltà ed essenzialità, austerità ed eutrapelia (la capacità di vivere in compagnia, e nel saper godere debitamente del piacere di stare con gli altri, in cambio offrendo agli altri un atteggiamento cordiale e affettuoso10) direbbe Ivan Illich, ma anche abbondanza di relazioni, colori, suoni, profumi, gioia di imparare e di stare con gli altri in un clima di convivialità, fiducia e speranza. Immaginando, dall’incontro generativo e trasformativo con la natura, con i suoi segreti e le sue meraviglie, futuri e orizzonti possibili, in cui proiettare la nostra felicità.
Con docenti che hanno tanta esperienza e il desiderio di condividerla. Facendola crescere insieme.
- Ngugi wa Thiong’o, Decolonizzare la mente
- Baptiste Morizot, Sulla traccia animale
- Savina Parodi Delfino, Manuale di permacultura integrale
- Marcella Danon, Ecopsicologia
- Satish Kumar The Ecologist, Papa Francesco, Laudato sii
- Gregory Bateson, Verso un’ecologia della mente
- Giuseppe Barbiero, Rita Berto, Introduzione alla Biofilia
- Marcella Danon, Clorofillati
- Maciej Bielawski, Atteggiamento ecosofico
- tratto da Enciclopedia Treccani